Una delle esigenze diventate oggi urgenti, è quella di un’ info-etica, di un’etica che guidi il mondo della comunicazione, perché “il rispetto della verità, il rispetto della persona, il rispetto della notizia in quanto tale, non devono andare a discapito dell’umanità che è sempre parte della notizia.” E’ uno dei passaggi del capitolo dedicato a dialogo e comunicazione di Un cantiere aperto, Colloqui sulla chiesa, l’uomo, il Concilio, di Tommaso Valentinetti, vescovo di Pescara, con il giornalista Fabio Zavattaro, e la prefazione del priore di Bose Enzo Bianchi, (ed San paolo) che verrà presentato a Roma il 10 dicembre alle 0re 20 presso la Parrocchia Regina degli Apostoli in via Antonino Pio 77.
Mentre si registrano o un’insistenza delle notizie negative, soprattutto nella cronaca, o all’opposto l’ostentazione di un ottimismo infondato, per cui “tutto andrà a buon fine”, è sempre più centrale il ruolo dei comunicatori, che “devono capire”, afferma Valentinetti, “qual è il vero modo di comunicare rispettando l’essere umano”.
Se l’epoca della globalizzazione era già presente negli anni del Concilio, riflette il vescovo, nell’era digitale, in cui la comunicazione la farà sempre più da padrona, è importante sapere chi determina il flusso della comunicazione, e la chiesa non può non essere presente in questo aeropago. (SEGNALAZIONE UCSI LAZIO)

