Mentre la Chiesa è sempre più mobilitata sui social network, da facebook a twitter, c’è chi mette in guarda dai rischi di una vera e propria «ubriacatura» sollecitando maggiore attenzione, invece, verso i media tradizionali. Il richiamo arriva da uno dei maggiori esponenti della comunicazione della Chiesa, il direttore di Tv 2000: Dino Boffo, per anni direttore di Avvenire che e’ intervenuto all’incontro promosso dal Patriarcato di Venezia per la festa di San Francesco di Sales. Sul tema dei social network, Boffo non ha risparmiato un giudizio «difficile»: «Permettetimi di dire che non lo vedo l’85 enne Papa, teologo e pensoso, ad avere a che fare con Twitter». Ha poi invitato ad una maggiore prudenza quanti, anche nella Chiesa, si lasciano fagocitare dai new media. Boffo ha sottolineato: «Questi new media sembrano darti sprint, un tocco di notorietà a buon prezzo». Ma per Boffo, direttore di Tv2000, possono solo aggiungersi e non sostituirsi a quelli classici. che non sono la sopravvivenza di ruderi, ma i media che ci mettono a contatto con il cuore vivo della comunita’ cristiana”. E ha concluso affermando: «Basta, basta. Questa ubriacatura la pagheremo cara, ci sveglieremo che non avremo più i nostri media cattolici, quelli classici».(ASCA, SECOLOXIX)

