”Il Parlamento e’ il luogo piu’ sacro, di una sacralita’ profana, della Repubblica Italiana, ma e’ sconsacrato ogni secondo, ogni minuto, frequentato impunemente, spesso senza segni di riconoscimento, da folle di gossipari e pennivendoli dei quotidiani alla ricerca della parola sbagliata, del titolo scandalistico, del sussurro captato dietro a una porta chiusa. (nella foto il blog di Grillo). Qualche deputato li scambia talvolta per colleghi e parla, parla per ritrovare sul giornale quella che credeva una conversazione privata. Mercanti di parole rubate. Taci, il giornalista ti ascolta!”. E’ quanto scrive sul suo blog il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. ”Si nascondono ovunque. L’unica difesa e’ il silenzio, il linguaggio dei segni. I giornalisti non possono infestare Camera e Senato e muoversi a loro piacimento. Vanno disciplinati in spazi appositi, esterni al Palazzo – prosegue Grillo -. Per un’intervista chiedano un appuntamento, come si usa tra persone civili, non bracchino i parlamentari per le scale o al cesso. All’ingresso di Montecitorio e di Palazzo Madama va posto un cartello ”No gossip. Il Parlamento non e’ un bordello”.
SIDDI: I GIORNALISTI NON SI FANNO CHIUDERE IN CONVENTI DI CLAUSURA. SARANNO SEMPRE TESTIMONI DI VERITÀ SU FATTI E PERSONAGGI PUBBLICI
“Dalle veline delle feste galanti di Berlusconi alle veline stile Minculpop di Grillo. Quanta è curiosa e senza freni la strada di chi, a turno, si è proposto per cambiare la politica italiana! Il nuovo strillo intollerante di Beppe Grillo contro i giornalisti assume la fattezza di chi vuole per il suo movimento politico una informazione fatta di “veline” stile Minculpop. Non vuole testimoni di verità, come sono i giornalisti che osservano i fatti e i protagonisti della vita pubblica per darne conto ai cittadini. Pare anche, Grillo, immaginare per il Parlamento – ma forse gli basterebbe solo per il suo gruppo politico del quale soffre evidentemente anche la discussione interna se pubblica – una sorta di recinto riservato al riparo dalle contaminazioni del mondo. Ma il convento di clausura è un’altra cosa, molto seria e non si può neanche scherzare su una cosa cosi seria. Allora, Grillo, si rassegni: nel suo complesso la stampa libera continuerà a fare il suo dovere testimoniando verità. Quanto alle regole per gli spazi del Parlamento si affidi all’ordinamento e alle regole che ne presiedono il funzionamento. Non è sua materia, né vi ha alcun titolo, non avendo neanche concorso per farne parte. Se invece Beppe Grillo vuole contribuire a riflessioni importanti per migliorare la qualità dell’informazione, troverà anche da noi porte aperte e non conventi chiusi.”
ASSOCIAZIONE STAMPA PARLAMENTARE REPLICA A BEPPE GRILLO
In riferimento al Blog di Grillo e del tentativo di ”cacciare i giornalisti dal tempio” l’Associazione Stampa Parlamentare ha risposto con una nota in cui si sottolinea che ”i giornalisti, iscritti o meno alla Stampa Parlamentare, possono frequentare Camera e Senato solo se accreditati e muniti di tesserino, con foto nel caso di soci Asp. Spiace che dopo mesi di attivita’ parlamentare i deputati e senatori M5S non se ne siano accorti o non abbiano informato Beppe Grillo e/o gli altri eventuali blogger del sito”. ”Tutte le sedi parlamentari delle democrazie occidentali -fa osservare la nota- garantiscono accesso e trasparenza alla stampa. Se M5S vuole dedicare le proprie energie ad una modifica dei regolamenti parlamentari che nessun esponente di partito, neppure il piu’ allergico alla stampa ha mai chiesto, si accomodi. Definire gossip le notizie che non piacciono e’ una vecchia abitudine -a noi ben nota- di quei politici con pochi argomenti e scarsa disponibilita’ al confronto presenti in tutti i partiti, di destra, di sinistra e di centro. Che sia nei decibel e nel lessico l’unico elemento distintivo di M5S che ci sembrava avesse fatto della trasparenza una bandiera?”. ”La Stampa Parlamentare non ha mai considerato motivo di generalizzazioni sgradevoli e ingiuste gli scatti di nervi, le scelte di comunicazione politica o le intemperanze di alcuni (pochissimi per la verita’) parlamentari grillini nei confronti dei giornalisti. Per questo -conclude la nota- auspica che tali generalizzazioni non si verifichino dall’altra parte a causa di isolati episodi, inasprendo inutilmente il clima con toni intimidatori e tentando di ridurre spazi di liberta’ e conoscenza sicuramente utili per l’opinione pubblica e per gli stessi parlamentari. Anche quelli di M5S”. (ASCA, FNSI AGENPALR)

