Grasso, minacce a giornalisti è vulnus In Italia sono tanti i giornalisti minacciatiBoldrini, risolvere problemi pluralismo e conflitti interesse
Frank La Rue, La situazione migliore per favorire la libertà di espressione sta nell’evitare il controllo dei media nelle mani di pochi
“Intimidire un giornalista, e in Italia sono tanti i giornalisti minacciati, è un vulnus per la libertà d’informazione e per il diritto dei cittadini di essere informati”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al Convegno sul tema “La libertà d’informazione che vorremmo, quella che abbiamo e quella che rischiamo di non avere” promosso dall’associazione “Ossigeno per l’informazione.” ”La liberta’ d’informare – ha aggiunto -significa ricercare liberamente, liberamente diffondere idee e opinioni, liberamente criticare, ma anche assumersi le responsabilita’ della comunicazione, riconoscere gli effetti di quanto si comunica, rispettare le persone che mediante la comunicazione si raggiungono e si coinvolgono’.’ La riforma della disciplina sulla diffamazione, le nuove regole per la tutela del diritto d’autore on line e i recenti orientamenti in materia di diritto all’oblio sono solo alcuni dei temi che stanno rivoluzionando il mondo dell’informazione e che animeranno il dibattito odierno, ha proseguito il presidente del Senato. ”L’incontro di oggi ci aiutera’ a comprendere meglio se i cambiamenti in atto sono idonei a garantire maggiore liberta’ d’informazione e anche a promuovere questo diritto fondamentale nella rete, con la consapevolezza che all’universo di Internet non e’ auspicabile applicare tout court le stesse norme che regolano la carta stampata se non alle testate registrate: il mondo della Rete e’ infatti molto piu’ variegato e complesso di quello editoriale” ha sottolineato la seconda carica dello Stato, secondo cui ”serve pero’ anche una revisione della legislazione in essere, capace di adeguare le garanzie costituzionali che accompagnano la liberta’ di informazione alle nuove tecnologie della comunicazione, una legislazione specifica, non ‘speciale’, non per gli strumenti di tutela utilizzati ma perche’ rivolta ad un settore specifico della comunicazione, quello della Rete”.
“Come presidente della Camera, auspico che questa legislatura avviata da pochi mesi sappia trovare le forme per ragionare e agire su problemi che attengono ad un diritto fondamentale dei cittadini, il diritto a conoscere e a partecipare consapevolmente alla vita pubblica”. Lo ha affermato la presidente della Camera Laura Boldrini, intervenendo al convegno .
Frank La Rue, Special Rapporteur ONU per la promozione e tutela della libertà di informazione, in visita ufficiale in Italia su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha affermato che “ogni paese ha una situazione particolare per cultura politica o storica, e non si può paragonare con un altro ma la domanda che ci dobbiamo porre è perché in Europa i giornalisti hanno bisogno di guardie del corpo e protezione della polizia. La situazione migliore per favorire la libertà di espressione sta nell’evitare il controllo dei media nelle mani di pochi”. (ANSA,ADNKRONOS,ASCA)

