Nel giorno del ricordo di Maria Grazia Cutuli, la giornalista del«Corriere» uccisa in Afghanistan, a Catania il Premio a lei intitolato viene assegnato, fra gli altri, a un cronista spagnolo da due mesi sequestrato in Siria, in mano a ribelli jihadisti, Marc Marginedas, 46 anni, inviato in zone di guerra di «El Periòdico de Catalunya». Una storia simile a quella di Domenico Quirico, l’inviato de La Stampa per fortuna tornato a casa dopo 152 interminabili giorni di prigionia. Ecco la speranza che anima Cristina e Jorge Marginedas, i fratelli arrivati in Sicilia per ritirare il Premio, subito in sintonia con i fratelli di Maria Grazia Cutuli, Mario, Donata e Sabina. Tutti insieme a invocare i governi europei, i loro leader con un appello congiunto: «Chiediamo che con l’Intelligence del governo spagnolo collaborino tutti gli apparati che i Paesi europei hanno sul campo perché chi ha catturato un cronista impegnato esclusivamente nel racconto del dramma siriano venga al più presto liberato e restituito agli affetti dei suoi familiari».Per la Nona edizione del premio internazionale di giornalismo intitolato all’inviata del ‘Corriere della Sera’, uccisa in un agguato in Afghanistan il 19 novembre 2001 i premiati sono i giornalisti Marc Marginedas, Lucia Goracci e Laura Silvia Battaglia. Un premio speciale è andato alla giornalista dell’Adnkronos, Elvira Terranova ( nella foto ), che nel 2011, davanti all’ennesimo sbarco a Lampedusa, partecipò a una catena umana che mise in salvo centinaia di profughi.
”Per l’Italia – ha detto il direttore del corriere della seraDe Bortoli – abbiamo scelto una collega che secondo me ha fatto non bene, benissimo, in tutti i teatri in cui si è trovata ad operare, dimostrando anche una grande verve e capacità di racconto che non e così diffusa, e infine una collega siciliana emergente, alla quale facciamo tanti auguri”. (ADNKRONOS)

