Le linee di fondo alla base della proposta di Riforma dell’ Ordine messo a punto da ‘’Liberiamo l’ informazione’’ – l’ area di opposizione rispetto all’ attuale presidente e alla sua maggioranza – in vista della riunione del Consiglio nazionale, in programma dal 21 al 23 gennaio, che sarà dedicata proprio al tema della Riforma sono:Separare l’ aspetto della abilitazione alla professione da quello del suo esercizio effettivo, la formazione dal mercato del lavoro. Distinguere la sfera della costruzione dei saperi professionali, della deontologia e della produzione di cultura – affidata all’ Ordine – da quella del lavoro, regolato dal conflitto editori-sindacato. Togliere agli editori il potere di decidere chi sarà giornalista, spostandolo in mani ‘’pubbliche’’, affidandolo a un sistema di Agenzie di formazioni (Università, Scuole, Ordine) in grado di costruire dei profili professionali adeguati alla complessità del nuovo sistema dell’ informazione. Il documento di indirizzo è stato pubblicato su Voltapagina . (LSDI)