28 Aprile 2014
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#RAI2016: USIGRAI, 8 MAGGIO ASSEMBLEA APERTA. L’UCSI RAPPRESENTATA DA ANDREA MELODIA

rai2016 1Non tagli, ma riforme. Non ridimensionamento, ma innovazione. Il vero cambio di passo sulla Rai deve essere quello di saper mettere in campo un progetto di riforma che rilanci e restituisca centralità al Servizio Pubblico. Il Servizio pubblico dei cittadini. Il Servizio pubblico dell’informazione. Il Servizio pubblico della cultura, dell’intrattenimento, dell’istruzione, dell’intero sistema audiovisivo. Il recente decreto del governo – con il taglio imposto di 150 milioni di euro, l’apertura alla riduzione della presenza sul territorio, l’ipotesi di vendita delle torri di trasmissione – mette in ginocchio tutto questo, senza colpire l’evasione.Per questo l’Usigrai. Ha precisato in una nota ha deciso di convocare un’assemblea aperta alla quale l’ucsi sara’ rappresentata da Andrea Melodia.
Sarà l’occasione per avanzare proposte.Una occasione per raccontare le ragioni del Servizio Pubblico. Una occasione per costruire il futuro. Perché #Rai2016 deve nascere dall’ascolto, da un ampio dibattito pubblico. Esattamente come avviene per la Royal Charter della Bbc.  
L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle ore 14.30 all’Hotel Regent di Roma, via Filippo Civinini 46 (zona piazza Euclide).
 
Hanno già aderito il presidente della Fnsi Franco Siddi, il presidente della Casagit Daniele Cerrato, il presidente dell’Inpgi Andrea Camporese, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino, l’AdRai, il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti, l’associazione Lettera 22, il presidente dell’Ucsi, Andrea Melodia.
Tra le prime adesioni anche la Tavola della Pace e le associazioni che hanno lanciato il concorso per la nuova “Carta d’identità della Rai”.
 
L’elenco completo delle adesioni sarà costantemente aggiornato sul sito dell’Usigrai (www.usigrai.it) (USIGRAI)
 
 
 
 
 
Questa la dichiarazione di adesione del presidente dell’Ucsi Andrea Melodia
Ci sarò anch’io con i giornalisti dell’UCSI. Non per difendere la categoria – che pure ne ha bisogno – ma per aiutare a capire, nella confusione generale dei processi comunicativi contemporanei, quanto sia importante il ruolo di un servizio pubblico riformato. Ne ha bisogno la politica, che nel suo abbraccio soffocante con il mondo dell’informazione ha perso credibilità. Ne hanno bisogno i cittadini, che senza una informazione corretta non possono maturare liberamente le proprie opinioni. Ne ha bisogno la società tutta, che non vive solo di informazione ma anche di storie, di emozioni, di proposte di cultura popolare non deteriori. Ne hanno bisogno i giornalisti, che devono confrontarsi con modelli e pratiche professionali di qualità sempre più alta se voglio sopravvivere professionalmente. Prima dei tagli lineari vorrei dal Governo un progetto coerente di nuovo servizio pubblico della comunicazione. (UCSI)