Al voto andranno 800 comuni (797 per l’esattezza) e 21 di essi sono capoluogo: Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Massa, Messina, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza e Viterbo. In totale 114 comuni hanno più di 15mila abitanti (e quindi potrebbe essreci il secondo turno il 24 giugno), gli altri 683 sono più piccoli e lì varrà il turno unico.
La normativa interessa prevalentemente la stampa e l’emittenza radiotelevisiva locale, e va poco ad incidere su giornali e tv a diffusione nazionale.
Non sono previste comunque variazioni di rilievo rispetto alla normativa valida per le ultime elezioni politiche, quelle del 4 marzo 2018.