Prima di tutto scomodiamo il Magistero di Francesco perché Fratelli Tutti (114), scrive che gli operatori culturali e dei mezzi di comunicazione sociale hanno responsabilità nel campo dell’educazione e della formazione, specialmente nelle società contemporanee, in cui l’accesso a strumenti di informazione e di comunicazione è sempre più diffuso. I valori della libertà, del rispetto reciproco e della solidarietà possono essere trasmessi fin dalla più tenera età. L’Iniziativa giornalistica di promozione culturale e di solidarietà nel racconto del libro “L’Africa nel cuore” di Antonella Salvatore sulla missione di sr Elvira, è una delle risposte per aderire al Natale e portare luce alla prossimità. Oltre l’equatore, spostandoci nel Centrafrica. L’Unione Cattolica della Stampa italiana del Molise, in collaborazione con il Coordinamento Donne Acli Molise e la testata giornalistica online “Quinta Pagina”, ha promosso, lo scorso 11 dicembre, l’iniziativa “Donne in Missione”, in favore delle Missioni.
L’evento si è svolto presso la Cappella del Convitto Speranza (Scuola paritaria dell’Infanzia) a Campobasso. Sullo sfondo la storia di Suor Elvira Tutolo, in Centrafrica da oltre trent’anni, raccontata dalla scrittrice e giornalista Ansa, Antonella Salvatore. Nel libro due donne, di Termoli che si narrano tra racconti, testimonianze, interviste e missione. Intercalati nei capitoli del libro, emerge la testimonianza dell’impegno di una vita. “un’esistenza spesa per buona parte in terra di missione, tra mille difficoltà, ma ricca di gioie e soddisfazioni” come indicato nella postfazione di Gaetano Vallini giornalista di L’Osservatore Romano. Non mancano i toni drammatici e i momenti di scoramento come violenze e omicidi e anche momenti in cui è stato necessario “mollare un ceffone” come ha raccontato suor Elvira, in collegamento skypedal Centrafrica. Ogni ostacolo è un obiettivo da raggiungere e ogni difficoltà una sfida da vincere. In Africa la suora termolese svolge la sua attività in aiuto dell’infanzia, dai ragazzi soldato, delle donne e dell’Ong Kizito che vuol dire “coraggio”. Kizito oggi è una Ong nazionale per la protezione dei minori che hanno pendenze con la legge e come alternativa al carcere, operando in stretta collaborazione con il Tribunale per l’affido o la tutela di minori. In questi anni sono stati formati e reinseriti nella società più di 500 ragazzi. Un aiuto concreto a casa loro, una donna che, in missione, si è scomodata per fare autentica accoglienza anche scontrandosi con i capi della banda dei ribelli. Un esempio per il Molise, ma anche per l’Italia, suor Elvira è stata insignita del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella “per il suo impegno in ambito internazionale nella difesa e recupero dei bambini e ragazzi di strada”.
Verso il Natale e in un tempo disgregato sotto vari profili, dalle tinte drammatiche, Antonella Salvatore ha presentato dunque una storia positiva. Questo lo spirito del Natale di UCSI Molise: diffondere buone pratiche, porre l’attenzione all’etica della comunicazione e soprattutto proporre esempi positivi per combattere la povertà culturale e umana di questa società frammentata. Contribuire a costruire un assetto sociale, in una prospettiva di sviluppo e di pace reale, riscoprendo esempi sostanziali di buone pratiche e continuando a farlo anche toccando altri ambiti culturali come quello dell’ambiente, degli stili di vita e della cura del Creato, passando per una comunicazione attenta all’ascolto e alla formazione, a partire dal nostro piccolo e minoritario territorio.
Nella settimana della luce il messaggio di suor Elvira diviene esempio testimoniale per il “nostro” Natale, con i nostri amici, con i nostri colleghi, con donne, uomini e bambini che incontriamo ogni giorno lungo le strade dei nostri racconti dalla scrittura alla tv, alla radio, ai social. Perché tutti possiamo essere Suor Elvira! In dialogo con l’autrice Salvatore è intervenuta un’altra suora, suor Lovely Thottiparannolil (indiana), direttrice della Scuola dell’infanzia e del Convitto “G. Speranza” di Campobasso che ha raccontato la sua “missione al contrario”: una missione al servizio di accoglienza, educazione, ascolto. La presentazione è stata preceduta dall’introduzione di Rita D’Addona Presidente Ucsi Molise e Responsabile Coordinamento Donne Acli Molise e di Enrica Cefaratti consigliera Nazionale UCSI e giornalista Rai. Ha concluso gli interventi introduttivi, Enzo Cimino Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Molise, il quale, sollecitato dalle immagini del video di presentazione sulle missioni di suor Elvira e le crude immagini di guerra che vivono i bambini nella repubblica del Centrafrica, ha invitato a sostenere “proposte di solidarietà come questa per promuovere la cultura della prossimità nel mondo giornalistico”.
“Dobbiamo continuare – ha detto Cimino – perché iniziative come queste portano a risultati concreti. Perché questo è il nostro dono per il Natale. Perciò nel prossimo bilancio metteremo a disposizione una somma, una cifra simbolica per incontri di solidarietà, ne troveremo la formula adatta”. Tra i doni anche l’istituzione di una nuova sede regionale dell’Ordine dove, ha detto il presidente Cimino, anche l’UCSI avrà la sua Sede e sarà il centro di organizzazione della festa del santo Patrono dei giornalisti, san Francesco di Sales. Con Ucsi – ha chiosato Cimino – continueremo con i corsi di formazione in continuità e in sinergia e istituiremo un premio sui temi della solidarietà unitamente a partire dal mondo scuola”.
Nel corso della presentazione, moderata da Paolo Scarabeo, giornalista e scrittore, sono state proiettate immagini e servizi giornalistici ed è stato letto dalla giornalista dell’Ucsi Fabiana Abbazia un messaggio inviato al Molise, un grido di aiuto della suora missionaria. La presentazione del libro “L‘Africa nel cuore” è stata un’occasione di testimonianza e un pretesto di solidarietà, in vista del Natale, per accendere “una candela” e raccogliere fondi da devolvere al fine di realizzare progetti nella Repubblica Centrafricana. Desidero mettere in risalto la solidarietà, che «come virtù morale e atteggiamento sociale, frutto della conversione personale, esige un impegno da parte di una molteplicità di soggetti, che hanno responsabilità di carattere educativo e formativo. Un Natale che ci chiama, come Ucsi, in aiuto alla prossimità e alla condivisione. A Natale, il nostro Natale, accendi una candela tra le luci dell’abete che «richiamano la luce dell’amore che continua a risplendere nelle notti del mondo» (Francesco, 10 dic 2021)