Ci dovrebbe essere una distinzione fra le testate principali (quelle anche che hanno più giornalisti) e quella “specializzate”. Si pensa a non fare le gare per le prime, a bandi di gara specifici invece per le seconde.
Intanto il sottosegretario all’editoria Alberto Barachini rileva come il mercato televisivo si sia trasformato di più e meglio con l’ingresso degli Ott.
“Non si può dire altrettanto del settore dell’informazione tradizionale, dei quotidiani, perché c’è stata più fatica nel seguire un processo di trasformazione che a livello internazionale è certamente più complesso, ma che il mercato italiano ha un po’ sofferto”.
Barachini rileva il crollo drammatico delle vendite dei quotidiani (-36% in tre anni) non compensato dalla crescita delle copie digitali (+12%). Per lui va superata assolutamente la logica del “tutto gratis”, perché l’informazione di qualità si paga.

