18 Gennaio 2023
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Sentieri di Pace. Incontro il 20 gennaio promosso dall’Istituto Toniolo

“Nessuno può salvarsi da solo” è il fulcro del messaggio di Papa Francesco in occasione della 56.ma giornata per la pace, celebrata il primo gennaio scorso. Un discorso che ha ripercorso con precisione i momenti più difficili degli ultimi anni e nel quale ha ripetuto più volta la parola “insieme”. Insieme contro la pandemia, insieme contro un virus più profondo, quello della lotta e della guerra che avvelena la società umana.

Flaminia Marinaro

Un discorso pastorale che inevitabilmente si contestualizza nella necessità dell’adozione di politiche adeguate mirate alla pace, all’integrazione, all’accoglienza.

Di tutto questo si parlerà il 20 gennaio nel seminario promosso dall’Istituto Giuseppe Toniolo e diretto dal Prof. Andrea Michieli presso la Pontificia Università Lateranense alle 17, giunto alla sedicesima edizione.

Tanti gli interventi previsti, oltre ai saluti iniziali del Presidente dell’Azione Cattolica Nazionale Giuseppe Notarstefano e quelli conclusivi del Rettore dell’Università, Prof. Vincenzo Buonomo, parleranno la Prof. Simonetta Dentico su come ripartire e ricominciare dopo il covid anche in considerazione della crisi alimentare, la Prof. Isabel Trujillo e il Prof. Giulio Alfano, sulla necessità e l’urgenza di guardare oltre e riflettere sui diritti umani in continuità con il messaggio della Chiesa cattolica.

A 70 anni dalla pubblicazione dell’enciclica Pacem in terris che sarà oggetto di discussione, ci troviamo di fronte ad una situazione pressoché uguale. Quando Giovanni XIII lanciò il suo messaggio di pace, erano gli anni della guerra fredda e della minaccia nucleare, della costruzione del muro di Berlino, della crisi di Cuba, dell’installazione di missili sovietici che rischiarono di portare il mondo al collasso.

Cosa ci ha insegnato la Storia? forse nulla o forse come ci suggerisce Papa Francesco ciò che manca oggi è la consapevolezza di un bene comune, “di una casa comune” che se compresa nella sua interezza porterebbe a superare i singoli problemi e le tante crisi morali e sociali che viviamo quotidianamente.

Nessuno sta al mondo nello stesso modo, dice Jean Paul Dubois nel suo romanzo manifesto, dando una lettura laica e disillusa di quanto invece si fa cardine nella pastoralità del Pontefice, nella ricerca della pietas, quale compassione e carità unico modo per salvarci, “spendendoci in queste situazioni, con un desiderio altruista ispirato all’amore infinito e misericordioso di Dio, potremo costruire un mondo nuovo e contribuire a edificare il Regno di Dio, che è Regno di amore, di giustizia e di pace”.