Ferraiuolo è stato anche protagonista di un incontro organizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Siciliana insieme con Ucsi e Arcidiocesi di Siracusa nei saloni del Santuario della Madonna delle Lacrime. Il giornalista di Tv2000 ha raccontato alcuni episodi che hanno caratterizzato la vita di don Diana e la sua rivoluzione nel territorio di Casal di Principe. Ed anche dell’eredità umana lasciata dal sacerdote.
“Don Peppe era una figura straordinaria – ha detto Luigi Ferraiuolo -. I ragazzi che stavano con don Peppe sono diventati in questi anni grandi eroi. Personaggi che hanno cambiato il territorio di Casal di Principe. E quando le persone che sono schiacciate hanno il coraggio di ridere dell’oppressore la camorra e la mafia sono sconfitte. E’ tempo che la Chiesa gli dia merito. Un gruppo di giornalisti, credenti e non credenti, ha deciso di portare in giro in Italia il quaderno rosso di don Peppe per spiegare il suo lavoro e spiegare che contro le mafie si può vincere e chiedere di riconoscerlo come martire”.

