La percezione al rientro nella diocesi dove vivo, Vicenza, è che ci sia un nuovo fermento portato anche dall’esperienza portoghese, alla quale la diocesi berica ha portato quasi 500 tra giovani, adolescenti ed educatori, oltre ai gruppi che si sono organizzati autonomamente, come alcune comunità carismatiche. I giorni vissuti a Lisbona e anche quelli lunghissimi dei viaggi hanno permesso di far emergere una vitalità che gli anni della pandemia avevano fortemente smorzato: queste sono le generazioni che più hanno sofferto le conseguenze dell’epidemia da covid-19 vivendo quasi due anni scolastici davanti agli schermi!
Eppure sono pieni di sogni e di desideri profondi: non sono stati abbastanza narrati i loro cuori, fatti di una grande voglia di umanità! La sera del 5 agosto, pigiati fino all’inverosimile a Campo de Graça per poter ascoltare il Papa durante la veglia, mentre l’acqua dei bagni allagava porzioni (importanti) dei settori dove si doveva trascorrere la notte, i giovani sono stati capaci di un silenzio incredibile, quasi assordante, nel quale era palpabile la preghiera di tutti. Nonostante tutto. Stare in una folla di un milione e mezzo di persone e poter ascoltare la brezza leggera è un’esperienza indescrivibile, che va vissuta per l’intensità emotiva e spirituale che porta con sé. E’ quello in genere il momento che fa capitolare anche chi fino a lì è resistito senza chiedere un confronto, una parola… ed è in quella notte così profonda che si creano mini capannelli per dialoghi del cuore che, quasi sempre, continuano una volta tornati alle proprie case perché quelli sono veri passaggi di Dio nel cuore di chi li vive.
E mentre Papa Francesco passava in auto lungo le strade di Campo da Graça domenica 6 agosto, i pellegrini non sono stati rimandati nei settori perché la loro compostezza ha permesso ai volontari di creare solo un cordone umano. Proprio in quel momento una coppia di giovani sposi ha atteso il Pontefice con un cartello “Papa, ci siamo sposati 9 mesi fa. Possiamo avere la tua benedizione?”.
Perché chiedere la benedizione nel 2023? Magie? Tradizioni? O piuttosto credibilità di un pastore che sa farsi vicino anche alle generazioni che potrebbero, per età, essere suoi nipoti e pronipoti? Di questa freschezza resta una grande carica emotiva, che giorno dopo giorno si sta trasformando in cammini ecclesiali, a seconda dell’età e del momento di vita. Agli adulti viene chiesto invece di diventare credibili narratori della loro fede.

