4 Dicembre 2023
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Come si informano gli italiani

Le famiglie spendono sempre meno per informarsi: diminuiscono le copie vendute di quotidiani, settimanali e mensili. D’altra parte aumenta la spesa per gli smartphone, che ormai sono diventati “i dispositivi attraverso cui ci si informa in maniera preponderante”.

Franco Maresca

Cresce anche la fruizione delle notizie on line e aumenta il numero di spettatori della “mobile tv” (un terzo degli italiani) e di chi ascolta la radio attraverso lo smartphone (29,2%).
Sono consapevoli gli italiani che “l’informazione proveniente dai social può essere poco affidabile e che tv e radio”. Eppure le più affidabili radio e tv “sono giudicate negativamente del pubblico, e questo soprattutto su temi caldi come lo sono stati la pandemia e la guerra in Ucraina”.

Si parla di un’informazione “confusa”, “propagandistica”, “ansiogena”, “spettacolarizzata” e addirittura “falsa”.
Perciò il 60,1% degli italiani “guarda con favore a forme di censura che abbiano lo scopo di tutelare chi si informa da fake news, da opinioni intenzionalmente manipolatorie o espresse da persone che non hanno competenze in materia o persone che si esprimono con approssimazione”. Una situazione che indica in ogni caso un cortocircuito nel sistema dell’informazione.