Tra le novità di maggior rilievo spicca «la cessazione, il 31 dicembre 2024, della struttura organizzativa basata sugli uffici di corrispondenza e i fiduciari regionali ospitati nelle sedi delle associazioni regionali di stampa federate nella Fnsi.»
E tuttavia «il Consiglio di Amministrazione, con apposita deliberazione, può costituire, mediante apposite convenzioni, uffici territoriali in relazione a specifiche esigenze dell’Ente».
Leggiamo nel sito della Federazione della Stampa che organi dell’Inpgi saranno: il Consiglio di indirizzo generale (presieduto da un coordinatore e formato da un numero di consiglieri in ragione di uno per ogni 1000 iscritti con almeno 1 per ogni regione), il Consiglio di amministrazione (formato da 5 membri eletti su liste con il sistema proporzionale), il presidente (eleggibile al massimo per due mandati anche non consecutivi) e il Collegio dei sindaci (composto da tre membri di cui uno designato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con funzioni di presidente, uno dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e uno nominato tra professionisti iscritti al Registro dei revisori contabili. Tutti eleggibili per non più di quattro mandati complessivi fra tutti gli organi e per non più di due mandati nello stesso organo). Il mandato è quadriennale per tutti.
Nasce anche la figura del Garante del Codice etico, «nominato dal Consiglio di indirizzo, tra chi, in possesso di elevate professionalità ed esperienze in materie giuridico-amministrative, abbia presentato la propria candidatura».
Il direttore generale è nominato dal Consiglio di amministrazione che ne stabilisce il trattamento giuridico ed economico. «Hanno diritto di voto tutti gli iscritti con almeno 12 contributi accreditati e possono essere eletti coloro i quali, oltre ad essere in possesso dei requisiti di professionalità, hanno almeno 36 contributi accreditati e, se titolari di pensione diretta, almeno 6 nell’ultimo anno».
Le votazioni si svolgeranno solo in modalità telematica.

