Sono dati certificati dal 19° rapporto Censis sulla comunicazione. Che rileva anche la ‘resistenza’ della radio. È seguita dal 79% degli italiani (soprattutto in auto). Ma si sta ‘ibridando’ sempre più, perché volano gli ascolti con il web e lo smartphone.
Il Censis rileva anche che quasi il 90% degli italiani impiega internet, l’82% utilizza i social network. Tra i giovani, a parte WhatsApp che domina, spiccano YouTube e Instagram (quasi l’80%).
La ricerca certifica la crisi irreversibile dei giornali. Nel 2007 leggevano i quotidiani due italiani su tre, ora poco più di un quinto. Neppure i quotidiani on line funzionano, mentre sfiorano il 60% gli italiani che si informano sui siti web.
Nello studio si approfondisce anche il tema dell’intelligenza artificiale. Il 73,2% pensa che le macchine non potranno mai sviluppare una vera forma di intelligenza come gli umani, tra i pessimisti invece si colloca il 63,9% che teme che sarà la fine dell’empatia umana. Ma soprattutto il 70% del campione pensa che aumenteranno le notizie non verificabili e che di conseguenza non sapremo più distinguere il vero dal falso, con grandi rischi per le democrazie e per la privacy.
Infine, cè la questione del linguaggio. Che non è affatto secondaria. Il 76,9% della popolazione è favorevole a una regolamentazione del linguaggio dei media quando si parla dell’aspetto fisico delle persone, il 74,0% nel caso di differenze religiose e di genere, il 73,7% quando si tratta di orientamento sessuale, il 72,6% se è coinvolta l’identità di genere, il 72,5% in rapporto alle differenze etniche e culturali. Inoltre, per il 75,8% della popolazione i media non dovrebbero mai usare espressioni che da alcune categorie di persone possono essere ritenute offensive o discriminatorie. Ben diversa la situazione quando si esce dal mondo dei media e si passa alla vita quotidiana: il 69,3% degli italiani risulta infastidito dal fatto che ci sia sempre qualcuno che si offende se si pronuncia qualche frase ritenuta inopportuna.
La tv resta il mezzo più seguito dagli italiani (e cresce ancora)
La televisione resta il mezzo più potente in Italia: la guardano il 95,9% degli italiani. E questa percentuale sale di quasi un punto rispetto all’anno scorso. Certo, cresce soprattutto la tv via internet (che sul mobile è seguita ormai da un terzo degli italiani). Ma salgono anche i numeri della tv digitale e di quella via satellite.
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