Il 40% degli intervistati (95mila in 47 Paesi) dichiara ancora di fidarsi delle notizie, soprattutto in Finlandia (69%). Grecia (23%) e Ungheria (23%) hanno i livelli più bassi. Il 39% del campione dice di voler evitare il ‘sovraccarico’ di notizie e dunque le scansa.
Secondo il rapporto “il pubblico tende ad accettare maggiormente l’uso delle tecnologie di intelligenza artificiale per attività “dietro le quinte”, ma diventa più riluttante quando si tratta di contenuti rivolti al pubblico e argomenti importanti come la politica o le guerre”.
Tra i 20 Paesi più ricchi, “solo una minoranza è disposta a pagare per le notizie (17%) e la maggioranza non prenderebbe in considerazione l’idea di pagare per accedere alle notizie online (57%)”. Di qui la necessità degli editori di trovare nuove vie di marketing, proponendo soprattutto sconti sul prezzo per battere la concorrenza delle piattaforme di notizie gratuite.

