25 Luglio 2024
Share

Equo compenso, l’intervento dell’Agcom nel confronto Gedi-Microsoft

Seccono quanto riporta il quotidiano La Repubblica, il Garante delle Comunicazioni ha stabilitto «l’equo compenso che Microsoft deve versare a Gedi».

redazione

E questo, si legge nella nota dell’Agcom, “per l’utilizzo in Rete delle pubblicazioni giornalistiche di Gedi sul motore di ricerca Bing”. L’Autorità “ha valutato le proposte economiche formulate dalle parti” (Microsoft e Gedi) ritenendo che “nessuna di queste fosse conforme ai criteri” fissati dal Regolamento.

Segue un elenco dei criteri validi per determinare l’entità del compenso. Tra questi: il numero di consultazioni online delle pubblicazioni giornalistiche, storicità e rilevanza della testate e dell’editore, numero di giornalisti, adesione a coidci di autoregolamentazione e comunicazione. C’è anche il nodo dei cosiddetti “estratti brevi”. Secondo la direttiva europea sono fuori da ogni obbligo di pagamento dell’equo compenso, per Agcom invece sono equiparabili perché oggi nolti utenti lo sostituiscono all’articolo vero e proprio.