Il rzpporto cita i casi della Rai, le pressioni sui giornali d’opposizione, le minacce di azioni legali contro singoli cronisti.
Il report è firmato dalla giornalista Marina Adami e fa riferimento a due analisi indipendenti. Comunque, come riporta l’articolo, “è importante sottolineare che l’Italia ha ancora un’informazione variegata ed è un Paese relativamente sicuro per i giornalisti”. Adami ha sentito il parere di Gianni Riotta, che dice: “assistiamo al crescente indebolimento dei media tradizionali e alla diffusione della disinformazione online. È grave quando i cliché sulla Russia, sulla pandemia, sull’Ucraina, vengono riecheggiati dal governo”. Eppure lo stesso Riotta sottolinea che i media di qualità mantengono la “capacità dei media di qualità nell’indagare il potere e chiamarlo alle sue responsabilità, come nel recente caso che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano”.

