“Ci auguriamo che questo nuovo Comitato non sia uno strumento inefficace ma un reale contributo alla tutela dei minori per una migliore cittadinanza mediale di tutti e in primis di chi si affaccia sulla scena della vita e ha necessità di essere accompagnato per mano nel mondo digitale con tutti i migliori strumenti per essere un consumatore- cittadino consapevole e responsabile e non più vittima di fenomeni sempre più frequenti ma spesso sottovalutati o invisibili”. Per Baggio serve che siano coinvolti anche gli editori, che devono offrire “un ambiente digitale sempre più abitabile, inclusivo e attento alle esigenze del pubblico dei minori”.
IL Comitato, entro il 31 dicembre, ha il compito di definire il nuovo “Codice di autoregolamentazione media e minori”.

