A seguito dell’esposto che Ordine dei giornalisti e Federazione della stampa hanno presentato alla Procura di Roma, è stato aperto un fascicolo contro ignoti sul caso di giornalisti e attivisti “spiati” con un software della società Paragon (leggi qui).
Si ipotizza il reato di «intercettazioni abusive» e già altre procure si erano mosse in questa direzione. Ci sono già state delle audizioni e i telefoni spiati ora sono sottoposti a verifiche tecniche.
Era stata Meta, la società di Facebook, a notificare alle persone “colpite” l’attività che veniva svolta a loro insaputa. L’azione della Procura di Roma adesso potrà contribuire a fare chiarezza.