19 Marzo 2025
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Emgono dati molto diversi dal passato, anche l'accesso alla professione è molto cambiato

I dati del primo rapporto sullo stato del giornalismo

L'iniziativa è della Fondazione Murialdi e del dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell'Università di Roma

Franco Maresca

Nel primo report sullo  stato del giornalismo italiano, realizzato dalla Fondazione “Paolo Murialdi” e dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza Università di Roma, emerge «la natura sempre più frammentata e autonoma della professione giornalistica». In passato, questa professione era «legata ad un rapporto di lavoro stabile con un singolo editore, oggi si assiste a una diffusione crescente di percorsi professionali indipendenti». Molti lavorano per più testate. Crescono autonomi e freelance, diminuiscono i Co.Co.Co..

Altri dati: le pensioni dei giornalisti sono più alte di quelle delle giornaliste, di oltre 1.000 euro al mese. La differenza di gender si vede anche nel salario: i più pagati (oltre centomila euro l’anno) sono quasi al 70% uomini. Solo il 21% di chi sostiene l’esame di idoneità vi arriva con un percorso di praticantato. Molti altri escono dalle scuole di giornalismo (quasi uno su quattro) oppure hanno fatto il ricongiungimento o hanno “dichiarazioni sostitutive”.   praticanti arriva a sostenere l’esame di idoneità

Il rapporto avrà cadenza annuale.