21 Marzo 2025
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Aumentano le minacce secondo i dati di Ossigeno per l'informazione

L’Italia non è un Paese sicuro per i giornalisti

Oltre un terzo di minacce e intimidazioni sono dirette contro le donne

Franco Maresca

In Italia, nel 2024, ci sono state 516 minacce e intimidazioni a giornalisti e il dato ci fa dire che non siamo un Paese sicuro per gli operatori della comunicazione, blogger e altri operatori dell’informazione. E più di un terzo (il 35%) sono donne.

Lo rileva adesso l’Osservatorio di Ossigeno per l’informazione, che conta 7555 episodi di questo tipo dal 2006 ad oggi. L’Italia resta anche il Paese che ha più giornalisti “sotto scorta” o comunque “protetti” dalle forze dell’ordine.

A livello regionale la situazione più critica, dal punto di vista di un clima sicuro per i giornalisti,  c’è in Lazio, Veneto, Sicilia e Lombardia. Invece Liguria, Veneto e Umbria dove le cose vanno meglio.

«Le intimidazioni tre volte su quattro sono state messe in atto con avvertimenti di vario tipo (insulti, scritte offensive, post sui social). Il 22% è stato eseguito con querele temerarie e altre azioni legali pretestuose provenienti per la metà da politici e amministrazioni pubbliche. In calo le aggressioni e i danneggiamenti rispetto al 2023».

Da chi vengono le minacce? «Da soggetti e istituzioni pubblici (26%) e per il resto dall’ambiente sociale (15%), dalla criminalità (13%)».