L’Unione Cattolica della Stampa Italiana ha partecipato con il presidente della sezione regionale dell’Abruzzo, Corrado Cassani, all’importante incontro promosso dall’Alta Scuola Internazionale di Sociologia (Asis), che si è svolto l’11 settembre a Roma, presso l’Istituto Luigi Sturzo, dedicato alla figura di Darko Bratina.
Bratina era sociologo e senatore appartenente alla minoranza slovena. La presenza dell’Ucsi ha rappresentato non solo un momento di partecipazione culturale, ma soprattutto un’occasione di dialogo e di costruzione di nuove relazioni, a partire dall’incontro con l’Ambasciata della Repubblica di Slovenia a Roma, rappresentata dal Vice Capo Missione Boris Antolič e con i giornalisti cattolici sloveni.
Un segnale importante di apertura internazionale e di collaborazione nel segno della comunicazione responsabile e della comune matrice cristiana. L’evento, moderato da Massimiliano Moschin (Iusve di Venezia), ha messo al centro la figura di Bratina, sociologo, uomo politico e intellettuale di confine, ricordato dal goriziano Davorin Devetak per il suo ruolo di ponte tra culture e popoli.
La cornice dell’Alta Scuola Internazionale di Sociologia ha permesso inoltre di avviare relazioni con i massimi esperti di Scienze della comunicazione e di sociologia, tra cui Mario Morcellini (sociologo, già preside della Facoltà di Scienze della comunicazione de “La Sapienza” e consigliere Agcom), Nicola Strizzolo (Università di Teramo), Geoffrey Pleyers (presidente dell’Associazione Internazionale di Sociologia) e Stefano Tomelleri (presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia). Accanto a queste voci, significativa la presenza di realtà cattoliche impegnate nella formazione e nella ricerca, come la Fondazione Ozanam, l’Istituto Luigi Sturzo, l’Istituto San Pio V e l’Università Cattolica di Lublino Giovanni Paolo II. A queste si è affiancato anche l’Irpps – Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali, che con il suo contributo scientifico ha arricchito il dibattito.
In un tempo segnato dal caos informativo e dal rischio di frammentazione del dibattito pubblico, la partecipazione dell’Ucsi a momenti di questo genere conferma la necessità di spazi in cui il giornalismo cattolico possa rafforzare il proprio ruolo di mediatore culturale, promuovendo dialogo, cooperazione internazionale e responsabilità nella comunicazione.
Un importante tavolo di lavoro è nato ora tra l’Alta Scuola Internazionale di Sociologia (ASIS) e l’Ucsi, con l’obiettivo di avviare una ricerca approfondita sulle nuove frontiere della comunicazione, unendo rigore scientifico e responsabilità etica, in un dialogo che intende mettere insieme il mondo accademico e quello del giornalismo cattolico, con l’ambizione di offrire strumenti utili per orientarsi nel tempo complesso del caos informativo.


