26 Settembre 2025
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Iniziativa di Palazzo Chigi e della Farnesina in collaborazione con il sindacato dei giornalisti

Giornalisti sicuri e consapevoli nelle zone di guerra

giornalisti sicuri nelle zone di guerra: seminario a Roma

“Giornalisti sicuri: la necessità di raccontare, l’obbligo di tutelare” era il titolo del confronto che si è svolto a Roma organizzato da presidenza del Consiglio dei ministri e ministero degli Esteri in collaborazione con il sindacato e con l’Ordine dei giornalisti.

«È necessario che la tutela per i giornalisti in aree di crisi sia pensata e costruita in modo da lasciare ai colleghi libertà di movimento. La sfida è quella di avere cronisti protetti, ma non embedded. È molto più complicato, infatti, proteggere i giornalisti che si muovono più liberamente, ma sempre responsabilmente, in un teatro di guerra». Sono parole di Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, riportate dal sito del sindacato.

Costante ha fatto riferimento anche alle difficoltà ulteriori che hanno i giornalisti freelance. La Fnsi ha condiviso anche la proposta del sottosegretario Barachini di estendere le tutele anche ai freelance che lavorano in aree di guerra, «senza che questo – ha rimarcato Costante – possa essere un alibi per le aziende per scaricare i costi dell’informazione sui colleghi più deboli».

La segretaria ha parlato anche della tutela delle fonti, questione ancora più delicata in zone di conflitto. Su questo interviene il Media freedom act europeo, che contiene precise indicazioni.