Nei primi sei mesi dell’anno ci soni state 81 intimidazioni nei confronti di giornalisti. La rilevazione arriva dall’”Osservatorio cronisti minacciati” di Viminale, Fnsi e Ordine dei giornalisti. Si traduce in un aumento del 76% rispetto ai 46 episodi dello stesso periodo del 2024.
«In particolare, nel periodo in esame si evidenzia la conferma della tendenza rilevata negli ultimi anni in ordine alla preponderanza di episodi di matrice socio-politica (40) seguita da eventi riconducibili alla criminalità comune (28), mentre restano sempre contenuti (11) i casi riconducibili a contesti di criminalità organizzata (concentrati in Campania 5, Lazio 3, Calabria 2 e Sicilia 1) e quasi statisticamente irrilevanti gli altri contesti (2)», leggiamo nel report.
Il Lazio appare la regione più pericolosa. Seguono la Lombardia e la Campania e poi Calabria, Emilia Romagna, Piemonte e Sicilia. Solo in quattro regioni non ci sono stati casi. Nella provincia di Roma il maggior numero di segnalazioni: 16.