Sul sito della Fnsi lo ricorda Marco Volpati con un lungo articolo. Scrive che “era inviato del Corriere della Sera esperto in politica, società, inchieste giudiziarie; e contemporaneamente presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti. Sembra impossibile che riuscisse a svolgere tutti i suoi compiti, compresa la scrittura di saggi di storia, lezioni all’università e anche incontri in parrocchia con i giovani”.
Ancora: «I suoi articoli sono adesso testi di studio per futuri giornalisti. Esempi efficaci di come acquisire notizie, andando alle fonti, tra la gente; ascoltando tutte le voci possibili».
I colleghi dell’Associazione Lombarda, ogni 28 maggio, lo ricordanodavanti alla targa che gli è dedicata sul luogo dell’agguato, e al cimitero di Cerro Maggiore, dove è sepolto.

