Venne a Bologna quella volta, con la moglie, in occasione della Festa del Patrono dei giornalisti San Francesco di Sales e fece un apprezzato intervento, ricordò l’importanza delle comunicazioni sociali e che “il nostro futuro stava dentro una parolina: credibilità”, evidenziando che l’Ucsi si ritagliava proprio questo spazio di scelta culturale all’interno di una professione che cambia.
Lo ricordo in amicizia come un appassionato comunicatore, un abile tessitore di relazioni, dal linguaggio raffinato e con quella simpatica ironia napoletana che sapeva dispensare e dosare sapientemente, anche per metterci insieme. Paradossale, pure, che se ne sia andato subito dopo aver visto il suo Napoli vincere lo scudetto.
Conservo, come un caro ricordo, una stampa del golfo di Napoli che mi regalò quando venne da noi. Belli e profondi i suoi servizi tv e i libri, in cui ha aiutato a riprendere il valore della comunicazione per la chiesa e non solo. Anche l’amico e collega Giorgio Tonelli, così come tanti altri dell’Emilia-Romagna ricordano Massimo. Con Tonelli aveva la comune provenienza Rai, Giorgio caporedattore in Emilia-Romagna e Massimo in Campania. Tonelli nel Congresso Ucsi del 2005, dove fu eletto Milone, venne scelto come segretario nazionale e così fu intenso il nostro rapporto, anche negli incontri nazionali nella storica sede a Roma di via in Lucina. Fu rilanciata la rivista Desk grazie all’accordo con l’Università Sr. Orsola Benincasa di Napoli a cui Milone si dedicò con dedizione. È stato un professionista al servizio di una comunicazione umana, pure nelle sue responsabilità nei media vaticani. L’arcivescovo di Bologna card. Matteo Zuppi, ora anche presidente Cei, appresa la notizia della morte di Milone ha subito pregato per lui ricordandone l’opera e l’impegno profuso nel corso degli anni.
L’autore, Alessandro Rondini, è direttore Ufficio Comunicazioni Sociali Arcidiocesi di Bologna e Conferenza Episcopale Emilia-Romagna, Già presidente Ucsi Emila-Romagna

