Ci sono altri passaggi, dice ancora Sisto, “che possono costantemente garantire un monitoraggio, che non è una forma di controllo, ma una forma di interattività per verificare che non ci siano sbavature nel rapporto tra libertà di stampa e istituzioni”.
Poco prima il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli aveva parlato dei tanti limiti e ritardi della nostra legislazione. Riguardano “la diffamazione, le liti temerarie, la presunzione d’innocenza, le intercettazioni”.
Bartoli cita l’intervento di Vincenzo Corrado (leggi qui) sull’importanza della libertà di stampa e l’allarme dell’Agcom sulle querele temerarie. Queste ultime sono “in grado di condizionare o compromettere la libertà di espressione, non solo per gli effetti che producono, ma anche per una più generale intimidazione indirizzata all’intero settore dell’informazione”.

