22 Maggio 2025
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Si realizzeranno iniziativa di formazione e di confronto promosse anche dalle associazioni stampa

Accordo Anci-Fnsi per l’utilizzo dei beni confiscati alle mafie

le nuove ricerche sul web penalizzano anche i giornalisti

redazione

Anci (l’associazione dei Comuni) e la Federazione della Stampa hanno firmato un accordo per «promuovere la cultura della legalità e della trasparenza attraverso iniziative che favoriscano la partecipazione attiva dei cittadini al riuso dei beni confiscati alla criminalità organizzata».

Ci saranno due direzioni: da un lato lo sviluppo del progetto “Spazi per informare”, finalizzato alla realizzazione di iniziative sulla legalità, negli immobili confiscati alla criminalità E poi, soprattutto ai giovani, si punterà a promuovere la cultura della trasparenza e della legalità con corsi e seminari.

Per il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, si tratta, secondo quanto riporta il sito dell’Ordine dei giornalisti, di “un accordo importante […] che rappresenta la continuazione di un percorso già avviato da tempo e che rafforzerà la presenza dell’informazione non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli Comuni come importante presidio di democrazia”.

Alessandra Costante e Vittorio di Trapani (Fnsi) sottolineano ricordano le parole di Giovanni Falcone: «la mafia non è invincibile. Ma la lotta non può essere affidata ai soli magistrati, piuttosto ognuno deve fare la propria parte, deve mettere il proprio impegno. Con la firma di oggi la Fnsi assume un impegno in più, e lo fa con una scelta che è simbolica, ma anche fortemente pratica». I

n Italia più di 20 cronisti sono costretti a vivere sotto scorta perché minacciati dalle mafie.