Così leggeremo, per esempio, il contributo di chi ha studiato (e percorso) un antico cammino religioso o ha cercato riparo e ispirazione in montagna o ancora ha visitato terre lontane e incontrato gente nuova…
Ogni collaboratore del sito ha raccontato se stesso, e ha scritto di come una semplice e piccola vacanza possa cambiare anche il modo di fare il suo – il nostro – lavoro, nel resto dell’anno.
Certo, in questi giorni siamo tutti rimasti impressionati dalla tragedia di Genova, a cui abbiamo dedicato ampio spazio su queste pagine. Siamo convinti, tutti noi, che la buona comunicazione (vera, attenta, precisa, rispettosa) possa aiutare l’opinione pubblica a comprendere i fatti e nello stesso momento possa dare anche un po’ di conforto a chi piange, per i propri cari e per una città squarciata.
I giornalisti, nel ‘raccontare’ vicende come questa (per scritto, con le immagini o in rete), hanno una enorme responsabilità. Dobbiamo esserne consapevoli, ed esercitare bene il nostro ruolo. Questa volta lo abbiamo fatto? A mio giudizio sì, decisamente sì. In un contesto, peraltro, molto diverso dal passato: più ‘urlato’, con miriadi di fonti disponibili, con l’insidia delle fake news (e di falsi video e foto) sempre in agguato.
E allora anche questa drammatica esperienza potrà cambiarci e farci crescere, come giornalisti.
Ogni giorno, da domani, un piccolo contributo di #AltraEstate viene pubblicato sul sito alle 8 del mattino.