La loro casa, infatti, ha subìto il colpo finale con il terzo terremoto, quello del 30 ottobre scorso, devastante anche per Amatrice. Che Natale sarà per Lina e suo marito? “No, nessun Natale”, sussurra la signora scuotendo la testa. Quest’anno la coppia non riesce a guardare al Natale. Piuttosto guarda attraverso il Natale.
Nella metallica grotta della roulotte, infatti, affiorano troppi ricordi di lutti, macerie e paure che paralizzano la coppia. Quell’antico e sempre nuovo vagito di Betlemme, invece, aiuta Lina e suo marito a guardare “attraverso”, a spingere lo sguardo oltre la penombra che avvolge la loro roulotte. Quel sussulto di vita dà loro la forza di rinascere, in ogni tempo e in ogni circostanza.
Ma c’è una parola che ad Amatrice offusca l’orizzonte: sorteggio! Una parola che ha affascinato anche qualche giornalista a cui è sfuggita la ricaduta umana di questa procedura sulle persone che non hanno piu una casa. Purtroppo, se non dovessero bastare le circa 500 casette da dare a chi il terremoto ha tolto tutto, a parità di requisiti si procederà ad estrarre i nomi per l’assegnazione. Una vera e propria lotteria, un sorteggio calcistico con i nomi di persone che rivendicano la dignità di un tetto per tutti, di una grotta per tutti, a maggior ragione in condizioni di emergenza come quella di un terremoto.
I nomi sono di fantasia, ma la storia è vera. Nonostante tutto, cari cittadini di Amatrice: buon Natale! Il Natale non è un’effimera lotteria. Nella penombra è una luce vera che orienta a rinascere. Sempre