1 Luglio 2025
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Lo dice il presidente Vincenzo Varagona in una intervista all'agenzia Sir

Anche l’Ucsi vuole il ministero della Pace

redazione

Varagona: serve il ministero della Pace

Il presidente dell’Ucsi Vincenzo Varagona interviene sulla situazione di Gaza, dopo l’attacco all’internet caffè di Gaza, che ha provocato tante vittime (e tra queste c’erano giornalisti e coopersnti). Lo fa all’agenzia Sir.

«Credo non sia più possibile assistere inerti a quanto sta avvenendo in tante aree del mondo, colpite dalla guerra. Occorre fermare lo sterminio di intere popolazioni. A Gaza continua il massacro di massa. Anche in Cisgiordania – se ne parla poco – il controllo del governo si fa sempre più repressivo e sanguinoso”.

Prosegue Varagona: “I giornalisti e fotoreporter uccisi a Gaza sono quasi 230, secondo il Governo della Striscia. Come se non bastassero le decine di migliaia di morti, la fame usata come arma di annientamento, è stato attaccato un luogo che accoglieva i più fragili, i più indifesi, se ancora esiste una possibilità di difendersi in quella terra. Siccome uno dei problemi è anche chi continua a informare correttamente sul genocidio, con i missili si colpisce anche chi cerca di tutelare il diritto a informare e a essere informati”.

E rinnova l’impegno dell’associazione che presiede: “Ucsi, da sempre impegnata nella difesa della libertà di stampa e della dignità umana, esprime indignazione anche per questa ultima strage. Giornalisti, reporter, fotografi, cameraman sono bersagli perché sono testimoni, sono gli occhi del mondo sulle atrocità che vengono compiute. Vanno sconfitte sia l’indifferenza, sia l’impotenza. Ucsi sostiene l’iniziativa che parte dal mondo cattolico per un Ministero della Pace e apprezza ogni iniziativa che riesca a porre fine a queste tragedie dell’umanità”.

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