Ha detto Costante: «Ricordiamoci che, grazie al contratto di lavoro, i giornalisti italiani hanno ancora garanzie e tutele che i colleghi di tutta Europa ci invidiano. Garanzie e tutele che vanno difese ed estese a tutti coloro che fanno i giornalisti. Il nostro dovere è quello di difendere chi fa questo mestiere con i vecchi e con i nuovi mezzi di informazione e di farlo facendoli entrare nel nostro sistema onorando il patto che ci lega ai sindacati confederali. A meno che qualcuno non abbia idea di traslocare in altre case».
Costante ha anche replicato ai promotori del nuovo disegno di legge sulla diffamazione, che, per esempio, «prevede sanzioni economiche per giornalisti ma non per i querelanti temerari, e questo non va bene».

