6 Febbraio 2012
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BEATO GIORNALISTA LOLO: IL CONSULENTE UCSI, P.OCCHETTA S.J., PRESENTA IL LIBRO DI RAFAEL HIGUERAS ALAMO “LA CROCE HA LE ALI”

coverLolo_medManuel Lozano Garrido, più conosciuto come Lolo, è il primo giornalista laico ad essere stato proclamato beato l’12 giugno 2010. Nacque il 9 agosto 1920 e morì nella stessa città di Linares il 3 novembre 1971. Anche se in Italia è poco conosciuto, è uno dei membri più ricordati dell’Azione Cattolica spagnola. La sua militanza inizia quando era ancora adolescente e distribuiva la Comunione alle persone in carcere durante la persecuzione religiosa in Spagna, in piena Guerra Civile. Per il suo amore all’eucaristia venne anche arrestato. Erano tempi duri, in quell’epoca essere cristiani in Spagna significava rischiare la vita. Ma con la sua macchina da scrivere Lolo non smise di raccontare la verità.
Svolse il suo lavoro di giornalista in mezzi di comunicazione come il quotidiano Ya, le riviste Telva e Vida Nueva e l’agenzia Prensa Asociada, e scrisse numerosi libri. Nel 1956 fondò la rivista Sinaí e i Gruppi Sinai, in favore dei giornalisti ammalati. Per lo stesso motivo compose anche «Il Decalogo dei giornalisti», che è possibile leggere a p. 61 e la preghiera per i giornalisti (pp. 62-63). Nel 1942, a 21 anni, la malattia lo portò nel giro di un anno all’invalidità totale, nel 1962 perse la vista.
Nella prefazione al volume, mons. Claudio Maria Celli, ricorda un fatto della sua vita particolarmente toccante. Quando per la prima volta si celebrò la Messa nella sua camera, Lolo chiese: «Portate la macchina da scrivere, mettetela sotto il tavolo, in modo che il tronco della croce si conficchi nella tastiera e lì faccia radici».
Nel suo autoritratto Lolo ha lasciato scritto: «Vivo la mia inutilità come una cosa normale». Ma in coloro che ha incontrato ha lasciato la sua gioia che ha vissuto nonostante i suoi 28 anni di malattia e l’amore per la professione giornalistica.
In occasione della sua beatificazione, Benedetto XVI lo ha voluto ricordare così: «Fedele laico cristiano, che […] ha accettato la paralisi e la cecità; che come scrittore e giornalista, ha propagato le verità evangeliche, e ha sostenuto la fede del suo prossimo, si chiama d’ora in poi beato». Ha poi aggiunto: «I giornalisti potranno trovare in lui un testimone eloquente del bene che si può fare quando la penna riflette la grandezza dell’anima e si pone a servizio della verità e delle nobili cause».
Il volume, grazie all’ausilio di foto e di un cd, è uno strumento agile e utile per gruppi di giovanili e di giornalisti che vogliono riflettere e farsi provocare da un «testimone silenzioso» del nostro tempo.( Pubblicata in La Civiltà Cattolica, quaderno 3879, 4 febbraio 2012, pp. 315-316. Francesco Occhetta S.I.)

RAFAEL HIGUERAS ÁLAMO, Manuel Lozano Garrido Lolo, «La croce ha le ali», Roma Ave – Libreria Editrice Vaticana, 2011, 87, 9,00 €.