Le sfide del futuro missionario passano anche attraverso un rinnovamento della comunicazione e del linguaggio, per rendere le parole e le definizioni proprie della comunicazione missionaria più rispondenti alle sfide epocali. E’ uno dei passaggi del libro “Essere Missione Oggi”, a cura di Fernando Zolli, ed Emi, che raccoglie i contributi di alcuni rappresentanti della famiglia comboniana, che trovando ormai vetusto il tradizionale immaginario missionario, hanno riflettuto, anche con ricerche, simposi e l’aiuto dei teologi, sul senso della loro vocazione nel contesto europeo e occidentale. E’ già in corso, rilevano, un nuovo immaginario missionario, più pertinente per il tempo che l’umanità sta vivendo, che ha bisogno di essere riconosciuto e promosso. Se il linguaggio adottato a partire dalle conquiste coloniali può diventare oggi un ostacolo, la comunicazione verbale, cartacea, audiovisiva, ma soprattutto quella cibernetica e virtuale, è per la missione una sfida da cogliere. Il volume cerca di rispondere ad alcune domande come: il missionario può declinare ancora, oggi, la propria identità in termini «geografici»? Gli «estremi confini della terra», ai quali si sente personalmente inviato dal Signore, hanno ancora – nell’era della globalizzazione – una valenza… chilometrica? I confini da raggiungere e attraversare non sono piuttosto quelli «antropologici»? Domande (e risposte) proprie del mondo missionario ma che riguardano, in realtà, tutta la chiesa. (Segnalazione UCSI LAZIO)

