16 Maggio 2012
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COMUNICAZIONE: “GOOD NEWS DAY” SINO AL 20 MAGGIO PROMOSSO DA CITTA’ NUOVA. INVITO AI GIORNALISTI A RACCONTARE LE BUONE NOTIZIE

focolariniLezioni via Internet per uno studente di Arezzo al quale una grave malattia non consente per il momento di andare a scuola. A Milano 55 enti e associazioni locali, tra cui le Acli e il Comune, chiedono al governo di non spendere 13 miliardi per comprare 90 F35, ma piuttosto di puntare su politiche di difesa integrate a livello europeo e costruire centri di eccellenza per disabili. Una bimba di dieci anni ha deciso di fare volontariato in una casa di riposo, ma la legge non lo consente. E lei non si arrende. Queste alcune delle “good news” raccontate nell’ambito del primo “Good news day”, la giornata nazionale delle buone notizie, lanciata sino al 20 maggio dal gruppo editoriale “Città Nuova” (Movimento Focolari – www.cittanuova.it). Otto giorni “per dar voce – spiegano – alle storie di altruismo, di generosità e di solidarietà che tanta gente costruisce quotidianamente, e che meritano spazio adeguato su quei media che vogliono fornire un’informazione completa”.
“La data del 13 maggio richiama lo stesso giorno del 1944 in cui la fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich, decise di rimanere tra le macerie di Trento bombardata per farsi carico della sua gente ed essere “testimone di speranza”, spiegano i promotori dell’iniziativa che, nata all’interno di LoppianoLab – laboratorio di idee e iniziative per l’Italia del settembre 2011 -, coinvolge sia i lettori sia gli operatori dell’informazione. I primi “possono segnalare a un giornalista, una testata o un canale televisivo un fatto di solidarietà, un’azienda che agisce eticamente, una legge a favore degli ultimi”. L’invito rivolto direttamente ai giornalisti è invece “quello di tirar fuori dal cassetto, dal taccuino o dal registratore le tante buone notizie che aspettano di uscire e trovare parole che le raccontino”. Video girati con cellulari, mail, tweet: nessun mezzo di comunicazione è escluso. Vademecum per questo lavoro è il manifesto “Sei passi per un’informazione responsabile”, già proposto ai lettori di “Città Nuova”: “Altrettante azioni concrete per essere diffusori di notizie di speranza nel quotidiano”. (SIR)