15 Aprile 2010
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Congresso Usigrai: Melodia, unita’ del sindacato e rifiuto della lottizzazione

usigrai

Intervenendo a Senigallia al Congresso dell’USIGRAI, il presidente dell’UCSI Andrea Melodia ha portato il saluto dei giornalisti cattolici a quelli del servizio pubblico radiotelevisivo. Melodia ha osservato che il contributo portato da personalità cattoliche alla costruzione dell’azienda RAI è stato determinante, ma che negli ultimi anni questo ruolo si è affievolito proporzionalmente alla crisi del servizio pubblico, quasi che quest’ultimo non possa o non debba essere affidato all’intellighenzia laica in modo esclusivo. Ma anche il mondo cattolico ha avuto le sue responsabilità in questa decadenza, primo tra tutti quello di sentirsi depositario unico dei valori e di averne affidato la difesa ai media autogestiti, dimenticando che la cultura e l’informazione richiedono qualità e impegno privi di etichette.

Occorre oggi lavorare per ricostruire la consapevolezza, soprattutto tra i giovani, che il servizio pubblico nella radio, nella TV e dei nuovi media costituiscono strumenti utili, nel loro insieme e per tutti, a preservare dal degrado il mondo della comunicazione e la società intera.

Ricordando l’opposizione testimoniata da Emilio Rossi a metà degli anni ’70 contro quella legge di riforma che avviò un processo di disgregazione del servizio pubblico, Melodia ha rivolto un appello a mantenere con coraggio la strada dell’unità del sindacato, anche come segno della volontà di combattere lo scontro ideologico nelle Testate, e di rifiutare la lottizzazione e la dipendenza partitica nelle redazioni. A questo scopo sarà necessario – ha concluso – ridurre drasticamente il numero delle Testate RAI senza ridimensionare l’offerta di informazione.