“La Rai non è un premio di maggioranza, il giornalismo è un potere di controllo in una moderna democrazia. I partiti prendano atto che cercare di condizionare la tv pubblica non basterà a salvarli, perché i giornalisti con la schiena dritta sono comunque tanti”. Lo ha detto il segretario uscente dell’Usigrai, Carlo Verna, nella relazione introduttiva del XIII Congresso del sindacato dei giornalisti Rai, a Salerno. “Non vi è dubbio poi che si stia chiudendo una fase nel Paese – ha proseguito -. Rivendico di aver lottato allo strenuo contro l’inquinamento venefico del conflitto di interessi”.Verna ha quindi ricordato che “Mauro Masi è stato il primo capo azienda, nella storia delle relazioni sindacali in Italia, ad essere sfiduciato da un importante corpo sociale del gruppo che dirigeva”. “Siamo ora in una fase diversa – ha continuato – in cui dalla difesa si deve passare all’attacco, con proposte e partecipazione, alla costruzione di una nuova Rai. Le parole chiave sono innovazione e internet”.Verna, dopo aver ricordato l’iniziativa ‘Riprendiamoci la Rai’, ha riconosciuto al presidente Anna Maria Tarantola e al dg Luigi Gubitosi “un approccio diverso da quello degli ultimi anni”. “La Rai si trova di fronte a tre ordini di problemi da superare – ha aggiunto il segretario Usigrai -. C’é innanzitutto il nodo della governance.Nessuna risposta soddisfacente è arrivata, le mani dei partiti continuano ad allungarsi su viale Mazzini. Col governo tecnico si registra una tregua rispetto alla battaglia quotidiana che infuria da troppo tempo sulla Rai, ma i vertici, nominati pur sempre da un esecutivo, ad un governo finiscono per rispondere. E per altro può essere pericoloso il precedente di un premier che ha deciso tutto da solo”.”Altro tema importante – ha sostenuto inoltre Verna – è quello della natura giuridica. Come ci si può muovere in uno scenario di concorrenza multipiattaforma con le regole della pubblica amministrazione?”. “La terza questione – ha proseguito – riguarda la certezza di risorse. L’evasione del canone non è stata finora contrastata in alcun modo dallo Stato”.(SALERNO NOTIZIE)

