L’Associazione Stampa Toscana ha ripreso l’appello al governo ma anche a tutte le istituzioni per «il taglio di oltre il 14% delle risorse destinate ai contributi per le emittenti televisive e radiofoniche locali. Sono previsti dal DPR n. 146/2017 per l’anno 2025».
La vicenda è stata sottolineata in una nota congiunta da tutte le associazioni di categoria dell’emittenza locale radiotelevisiva (qui l’articolo sul nostro sito).
Il taglio «mette seriamente a rischio la sopravvivenza delle imprese del settore, costrette a competere in un mercato dominato da colossi con risorse enormi. Ma il taglio dei contributi aumenta le difficoltà soprattutto nell’affrontare, ogni anno, una spesa elevatissima a un “operatore di rete” (esterno, l’unico autorizzato su scala regionale) per distribuire il segnale e garantire i collegamenti in diretta».
Nella nota, l’Ast conclude: «Le emittenti locali svolgono un compito fondamentale nel panorama informativo, contribuendo alla diversità e alla pluralità dell’informazione. Fondamentale il loro ruolo nelle emergenze, come ampiamente dimostrato durante i lunghi giorni della pandemia e in ogni altra situazione in cui la cronaca è chiamata ad occuparsi del territorio. Momenti nei quali risulta indispensabile l’intervento dei giornalisti che svolgono un servizio non rinunciabile. Che non può essere messo a rischio dal taglio dei contributi».