1 Aprile 2012
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CULTURA: E’ SCOMPARSO ANTONIO GHIRELLI. FU CON PERTINI AL QUIRINALE.IL RICORDO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

ghirelli

Antonio Ghirelli, giornalista, scrittore e capoufficio stampa del Quirinale ai tempi del Presidente Sandro Pertini è morto a Roma. Ghirelli avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 10 maggio. E’stato anche direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport. Durante i due governi Craxi (1983-1986) fu capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel 1986 fu nominato direttore del TG2. Dal 1988 al 1989 diresse l’Avanti!. Nel 2008 ha aderito al Partito Socialista.
Attratto dal giornalismo sin da bambino, fu avviato all’attività scrivendo su Il 9 Maggio, il giornale della Gioventù Universitaria Fascista di Napoli. Iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1942, partecipò alla Resistenza italiana e diresse Radio Bologna Libera, un’emittente radio che dipendeva dalla Quinta Armata USA.
A Milano collaborò con L’Unità e Milano Sera. Insieme alla moglie, per un breve periodo lavorò anche come traduttore per Topolino. Fu poi incaricato dal direttore di Paese Sera di curarne la parte sportiva e di collaborare anche per la terza pagina.
A seguito della rivoluzione ungherese del 1956 lasciò il PCI per aderire al Partito Socialista. Interruppe la collaborazione con Paese Sera e diventò impaginatore dell’edizione romana de La Gazzetta dello Sport. Venne quindi chiamato a dirigere Tuttosport.
Collaborò con varie testate (Sud, Nord e Sud, Il Politecnico) e divenne capo redattore di Repubblica d’Italia. Collaborò in seguito con l’Avanti!, il Corriere della Sera e Il Mondo e fu direttore de Il Globo. Dal 1966 al 1977 diresse il Corriere dello Sport.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota, ha affermato che: «Con la scomparsa di Antonio Ghirelli perdo uno degli amici più cari dei lontani anni della mia prima formazione. Fummo egualmente legati a Napoli ed egualmente animati da valori di libertà e di progresso mentre il fascismo si avviava alla fine. E non ci siamo mai persi di vista per il resto della vita, fino a tempi recentissimi. E’ stato un giornalista di razza guidato dalla sua passione di democratico e di socialista».(ANSA, LA REPUBBLICA,TG1)