Paparazzi e reporter, scatenatevi! Se siete a caccia di scoop, è arrivato il drone portatile: silenzioso, affidabile, si può telecomandare con il proprio smartphone ed è acquistabile anche su internet (su Amazon sono disponibili modelli da 299 dollari). In alcune università americane sono iniziati anche i primi corsi per insegnare ai giornalisti a usare queste macchine nel lavoro di inchiesta. Già nel 2010 alcuni paparazzi usarono una “videocamera-volante” (antenata del drone) per fotografare Paris Hilton durante le sue vacanze al mare in Francia. Il giornale australiano 60 Minutes usò un drone per ottenere immagini riservate di una prigione costruita su un isola, e un ragazzo americano fece ricorso a una macchina simile per un’inchiesta sullo stoccaggio della carne per poi scoprire che il sangue degli animali uccisi veniva riversato in un fiume. Ecco che il drone sembra destinato a diventare il compagno ideale per reporter a caccia di scoop ma non solo. Una macchina volante è stata usata per filmare le proteste a Occupy Wall Street. (INTERNAZIONALE)
Ecco il filmato del “drone per giornalisti” in azione presentato a una conferenza a Parigi: GUARDA IL VIDEO QUI.

