L’assemblea dei soci della cooperativa che edita ‘il Riformista’ ha approvato oggi a maggioranza lo stato di liquidazione della società e della testata, con il voto favorevole di Gianni Cervetti e del direttore Emanuele Macaluso ( nella foto). Contro hanno, invece, votato i giornalisti presenti nella cooperativa. Il voto di fatto, sancisce la chiusura del quotidiano arancione fondato dieci anni fa da Antonio Polito e Claudio Velardi.
L’annuncio del il direttore del Riformista Emanuele Macaluso nell’editoriale dell’ultimo numero in edicola: «Tutti i tentativi fatti per salvare il salvabile non hanno avuto esito positivo». «In queste ultime settimane abbiamo reso noto ai nostri lettori le difficoltà che incontravamo per continuare a pubblicare il Riformista. Oggi con grande amarezza vi diciamo che tutti i tentativi fatti per salvare il salvabile, non hanno avuto esito positivo. L’assemblea dei soci, quindi, ha deciso di affidare a un liquidatore l’amministrazione della cooperativa e di sospendere la pubblicazione del giornale». «Dico sospendere perché, a norma di legge, se c’è un editore che mostra con i fatti di essere in grado di riprendere la pubblicazione,la liquidazione può essere revocata. A chi nei giorni scorsi si è fatto avanti gli amministratori della cooperativa hanno mostrato carte e conti, che sono in perfetto ordine e alla luce del sole, e la disponibilità a sostituire soci e direttore. Ad oggi nessuno ancora ha deciso di fare il passo decisivo, spero che ci sia chi lo faccia in questi giorni in cui opera solo il liquidatore. Tuttavia, comunque vadano le cose, da oggi non sarò più il direttore di questo giornale».(TMNEWS,UNITA’)

