Queste alcune sue dichiarazioni, durante la manifestazione del fine settimana al Circo Massimo: “Noi non attacchiamo ma difendiamo la libertà di stampa. La politica dà soldi che sono serviti a finanziare gli editori, a tenere in piedi giornali che nessuno altrimenti avrebbe comprato. E malgrado tutto l’emorragia continua, il giornalista è ancora sottopagato, chiudono tre edicole al giorno. Noi denunciamo queste cose con i fatti. E’ con grande orgoglio che vi annuncio che aboliremo il finanziamento pubblico ai giornali”.
Questo sistema, secondo lui, ha “premiato gli imprenditori e non i lettori, non l’informazione, non la libertà di stampa.“Nel 2019 – ha detto – dimezzeremo i contributi e nel 2020 spariranno del tutto”.
Poi ci sono i rimborsi per le spese telefoniche: 32 milioni di euro. “Nel 2019 li taglieremo e risparmieremo altri 32 milioni”.
Contributi pubblici, ha concluso Crimi -sono previsti anche per la stampa speciale per gli ipovedenti e non vedenti. Per questo tipo di editoria non sono previsti tagli.