6 Febbraio 2014
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EDITORIA: FNSI, FONDI GOVERNO NON SONO PER RIDURRE ORGANICI

GiuntaFnsi InpgiLa Giunta Esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunita a Roma, “ha riconfermato tutto il suo impegno – come si legge in una nota della stessa Fnsi – per incoraggiare rinnovamento e sviluppo del sistema editoriale italiano, nel rispetto e nella valorizzazione dell’occupazione giornalistica, indispensabile per un’informazione professionale da elevare qualitativamente e di reale valore comunitario, oltre che industriale. E’ necessario pero’ rinsaldare gli elementi di credibilita’ per affrontare con fiducia le trasformazioni e il futuro”. “Con questo orientamento – prosegue il comunicato -, la Fnsi sta affrontando la stagione del rinnovo contrattuale e con sano realismo e spirito di equita’ sociale esamina le situazioni di difficolta’ oggettiva che si manifestano in diverse imprese. Non e’ pensabile pero’ che a questo atteggiamento di grande responsabilita’ corrispondano, in alcuni casi, vere e proprie tentazioni di pianificazione di disagi con lo scopo di ottenere un tesserino tipo bancomat per acquisire quote di fondi per la socialita’ con cui ridurre gli organici”. Dalla Giunta della Fnsi arriva dunque “un forte richiamo alla responsabilita’ agli editori e un invito alla cautela alle associazioni di stampa, ai comitati di redazione e ai colleghi perche’ non siano affrontati con leggerezza propositi di ristrutturazioni o prepensionamenti. I finanziamenti all’editoria previsti per lo sviluppo e i sostegni sociali ai lavoratori e ai giornalisti delle imprese in reale difficolta’ che vogliano investire sul futuro e nuove professionalita’ non puo’ essere un bancomat privato per alcuno. Allo stato, peraltro, la ‘spendibilita” del fondo triennale per il settore non e’ ancora esecutiva, in attesa del decreto governativo che dovra’ preliminarmente valutare le osservazioni e le istanze delle parti sociali sulla base di criteri di oggettivita’, trasparenza ed equita’. Diffondere panico tra i lavoratori o promuovere corse verso un ‘bancomat’ inesistente e’ profondamente sbagliato per chiunque se ne renda protagonista”. La Fnsi, infine,  “assicura la massima assistenza sociale e sindacale a tutti i colleghi colpiti dalla crisi dell’editoria”. (ASCA)