“Profonda preoccupazione per le ipotesi di una drastica ristrutturazione e di un forte ridimensionamento dell’Unità, anche alla luce di notizie riprese dalla stampa nei giorni scorsi”, sono espresse in una lettera inviata dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dalle Associazioni regionali di stampa del Lazio, dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e della Toscana, cioé delle zone nelle quali sono presenti redazioni dello storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci, alla società editrice del giornale. “Pur nella consapevolezza del delicato momento attraversato dall’intero comparto editoriale e della difficile situazione economica che si trova ad affrontare, in particolare, la Nuova Iniziativa Editoriale Spa, editrice del quotidiano – scrivono FNSI ed Associazioni di stampa regionali nella lettera inviata all’azienda – ritengono che ogni intervento non possa prescindere da un’attenta analisi dei possibili effetti e delle potenziali conseguenze non soltanto sul versante del risparmio economico”. La questione posta dalle strutture territoriali del Sindacato dei giornalisti concerne anche “l’insediamento storico-culturale del giornale e la funzione da esso svolta. La lettera respinge eventuali ipotesi di chiusura o ridimensionamento del radicamento territoriale del giornale nella convinzione che questo abbia sempre rappresentato un valore aggiunto ed una caratteristica peculiare a cui sarebbe un errore rinunciare”. (ANSA).

