Il settimanale L’Espresso fara’ “da cavia”, inserendo un “paywall” sul proprio sito internet per testare la risposta del mercato ad un’offerta di news a pagamento. Il test partira’ al piu’ presto, probabilmente entro maggio. Anche sulla scorta di questo esperimento, il Gruppo Editoriale L’Espresso si riserva di decidere poi se, quando e come mandare a pagamento anche i siti web de a, La Repubblica, e dei giornali locali. “Offrire contenuti a pagamento e’ ormai la strada che tutti gli editori concordano nel voler seguire”, osservano al Gruppo. “Non si puo’ pensare che in Rete tutta l’informazione sia gratis. Gia’ da tempo ci prepariamo al grande passo, se finora non l’abbiamo compiuto e’ perche’ bisogna farlo bene. Il popolo della rete ha delle sue caratteristiche molto particolari, bisogna tenerne conto”. Una prudenza sostenibile anche in ragione dei buoni risultati della divisione, che nel bilancio 2013 espone ricavi pari a 55,7 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 2012 grazie al positivo contributo fornito appunto dai prodotti digitali a pagamento (soprattutto le edizioni tablet) e un risultato operativo di 9,8 milioni per una redditivita’ del 17,6%. (PRIMA)

