
«Il governo è tenuto alla trattativa privata». Ad annunciarlo, dopo la pubblicazione dei dati relativi al 2013, è Ferruccio Sepe, direttore del dipartimento: «La presidenza del Consiglio è autorizzata, anzi tenuta, a stipulare i contratti con trattativa privata. Ma non lo fa con discrezionalità. La legge stabilisce che le agenzie da cui si acquistano i servizi debbano avere determinate caratteristiche», dice Sepe a Lettera43.it, spiegando il perché dell’assenza di una gara pubblica.
«L’attuale regolamentazione del settore va rivista e il governo è intenzionato a farlo dopo aver aperto un confronto tra tutte le parti interessate, sindacati ed editori, con un apposito tavolo tecnico», spiega il consigliere.
Le linee guida su cui si muoverà la riforma sono essenzialmente due, come si legge nel documento fornito dalla presidenza del Consiglio: «Incentivare le agenzie titolari di contratti per l’acquisto di servizi giornalistici a pervenire ad accorpamenti nelle forme giuridicamente possibili», e «rivedere i requisiti che dovranno possedere le agenzie di stampa con le quali la presidenza è tenuta a stipulare i contratti». La riforma dovrà essere realizzata in modo tale da rendere i nuovi criteri operativi già dal 2015. (AGI)