11 Febbraio 2013
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EDITORIA: TAGLI A RCS E MONDADORI, CONTRATTI SOLIDARIETA’ AL SOLE24ORE

STATOCRISIAl Corriere dovranno andare via tra i 70 e 80 dipendenti di cui 55-60 giornalisti. Problemi anche alla Mondadori i tagli riguarderebbero oltre 50 persone.Mentre i lettori comprano sempre meno giornali, come testimoniano gli ultimi dati Ads (non fanno sconti a nessuno), la crisi che dal 2008 si è abbattuta sui media con una fortissima contrazione degli investimenti pubblicitari è arrivata a un punto cruciale. Quello per cui tagliare i costi del personale, prepensionando frotte di giornalisti come vorrebbero gli editori, è diventato sempre più difficile perché i fondi dell’ente di previdenza della categoria, l’Inpgi, destinati a questo scopo sono agli sgoccioli. Complici i massicci utilizzi degli ultimi anni, le risorse a disposizione per il 2013 non dovrebbero bastare per più di un centinaio di persone, ma le richieste sul tavolo superano già quota cinquanta. Somma che include soltanto la dozzina di prepensionati dell’Espresso di Carlo De Benedetti, la trentina di cui La Stampa di casa Fiat vorrebbe disfarsi e la decina del quotidiano Avvenire. La Rcs, l’editrice del Corriere e’ stretta tra la necessità di tagliare tra 500 e 700 persone e ricapitalizzare rapidamente (le cifre in campo oscillano tra 400 e 700 milioni di euro.Il prossimo appuntamento è per lunedì quando l’azienda fornirà i numeri alle rappresentanze sindacali, mentre il giorno dopo sarà il cda a tirare le somme. L’idea è che solo al Corriere debbano andarsene, nell’arco di tre anni, tutti gli over 58. Il che significa, tutti quelli che compiono 57 anni nel 2013. Il direttore dovrebbe aver cinque bonus, cioè cinque persone tra quelle potenzialmente pre-pensionabili che potranno restare. In via Solferino la riduzione sarà pesante: se ne andranno tra 70 e 80 dipendenti, di cui 55-60 giornalisti. Ma incombe la barriera dei fondi Inpgi.Stesso problema alla Mondadori, i tagli riguarderebbero oltre 50 persone (in agguato anche il trasferimento dalla storica e onerosa sede di Segrate), mentre Repubblica è alla finestra in attesa delle mosse dei concorrenti. Meno strutturale, ma sempre più difficile la situazione del Sole 24 Ore, che da un anno ha messo in contratto di solidarietà tutto il personale. La liquidità incassata con la discussa quotazione in Borsa del 6 dicembre 2007 (gestione Montezemolo) è agli sgoccioli e anche per il gruppo editoriale della Confindustria è arrivato il tempo di indebitarsi, con la speranza di rientrare entro un anno. Nel frattempo si tratta con i dipendenti. Ai giornalisti di Radiocor, l’agenzia di stampa del gruppo, è stato chiesto di portare al 35% i contratti di solidarietà attualmente al 14%, mentre per il quotidiano si pensa a un prolungamento extra dell’ammortizzatore. Ammesso e non concesso che l’Inpgi ce la possa fare. E in tutto questo il socio Confindustria non sembra intenzionato a versare liquidità nell’editrice, anche perché la stessa associazione non ha registrato un bilancio brillantissimo nel 2011 e a pesare sui conti è stato proprio il gruppo editoriale. Intanto le copie calano e le indiscrezioni sul bilancio del 2012 parlano di un rosso superiore ai 45 milioni di euro.(ILFATTO QUOTIDIANO)