Scontro totale, nessuna possibilità di dialogo sui temi dell’editoria e una giornata di sciopero se non dovesse passare l’emendamento bipartisan al ‘milleproroghe’ (sul quale oggi potrebbe essere messa la fiducia), che consente di ristabilire il carattere di diritto soggettivo ai contributi diretti all’editoria, garantendo al contempo una riduzione dei relativi oneri dello Stato: è l’ultimatum lanciato dalla Federazione Nazionale della Stampa, dai cdr delle testate no profit, di partito e cooperative, comprese quelle dei giornali di minoranze linguistiche (come Il Primorski Dnevik, quotidiano triestino in lingua slovena), in una conferenza stampa al Senato che ha riunito attorno allo stesso tavolo i promotori di una battaglia in favore delle testate colpite dalla norma della Finanziaria sul tetto ai fondi per l’editoria.